Elementi di saggezza e di meditazione
Immaginiamo i cinque punti della figura in esame come cinque perle, cinque perle che teniamo nella nostra mano, la prima perla è la bellezza, la seconda la giovinezza, la terza il piacere, la quarta perla la gioia.
La bellezza è legata alla giovinezza, il piacere si lega ad entrambe e la gioia si lega al piacere. Ma qual è la quinta perla? Quella che possiede tutte e quattro le caratteristiche, bellezza, giovinezza, piacere, gioia? Chi possiede anche solo una di queste perle è un essere fortunato, molto di più colui che possiede la quinta. La quinta perla possiamo denominarla attrazione, perché le cose che ci attraggono, che desideriamo, hanno queste caratteristiche. Venere è bella, giovane, piacente, gioiosa.
Queste perle sono autentiche? Si e no! Sono autentiche perché di fatto esistono la bellezza, la giovinezza, il piacere, la gioia. Non lo sono perché sono aspetti di una parabola. In che senso vi chiederete…..
La nostra figura ricorda la punta di una freccia volta verso l’alto.
Immaginiamo ora di impugnare un arco e di scoccare una freccia lontano, la punta della freccia sarà rivolta verso l’alto, ora scocchiamo la freccia. Essa si innalza verso il cielo, compie una parabola, raggiunge la massima altezza possibile, a seconda della forza che è stata esercitata sull’arco. Ora inizia a scendere sino a ritornare a terra.
L’amore, figlio della bellezza, della giovinezza, del piacere, della gioia: l’amore tra un uomo e una donna mostra inevitabilmente due facce è un gioiello che si svaluta nel tempo e purtroppo troppo sovente la forza è poca, la parabola è” corta”, come l’amore che svanisce presto per lasciare il posto ad un senso di perdita, che è poi di fatto espressa dalla prossima figura “l’Errore, la Perdita”. L’amore umano, sappiamo tutti molto bene, ha sovente non pochi difetti. Manifesta la sua natura non autentica, non è in questo senso una perla autentica.
Così capita anche che l’amore umano finisca in tragedia. Tutti sappiamo come sia facile dall’amore passare all’odio, al polo opposto. Ma a ben guardare sono entrambi figli dell’illusione. Non vorrei mai leggere sui muri scritte del tipo: “Gianna ti amo. Amarti si, perderti no!”. Questo è tutt’altro che amore, è il massimo dell’egoismo dove l’unica cosa importante è il piacere che questa debole persona vuole ricevere per se da colei che “ama”.
Il piacere mosso dalla bellezza di Gianna, dalla sua giovinezza, dalla sua allegria, le quattro perle sono veleno per la mente di chi non consce le quattro perle autentiche che sono, come tutte le pietre preziose, nascoste nell’interno della terra, in questo caso nell’interno della propria anima. Riparleremo di ciò più avanti quando scopriremo la più giovane delle 16 sorelle, la quarta sorella dell’acqua, “la Pace, la Saggezza”.
Interpretazione
La sua forma, come abbiamo detto prima, ricorda una freccia volta verso l’alto, all’opposto di “la Separazione, la Competizione”, che ricorda una freccia volta verso il basso. Come avviene per altre figure geomantiche, si evidenzia quindi un aspetto di opposizione.
Astrologicamente connesso con Venere, indica tutto ciò che è bello, piacevole, gioioso: incarna quindi l’energia femminile, che esprime al meglio queste qualità. Rappresenta la donna nel pieno della maturità.
Il motivo principale per cui incarna l’energia femminile è dovuto alla sua connessione con l’elemento acqua, veicolo di energie femminili. Questa figura, poi, tra le quattro sorelle dell’acqua rappresenta meglio e più compiutamente tali energie, per questo motivo è considerata la maggiore. L’acqua è fonte di vita, così come lo è la donna.
L’elemento acqua è la base per lo sviluppo della vita. Un pianeta senz’acqua è un pianeta morto, che non può ospitare la vita, dal punto di vista biologico. La terra senz’acqua inaridisce e “muore”. L’acqua nutre tutti gli esseri, siano essi vegetali, animali o umani; facendo dono di se, mantiene, sostiene, la vita. Dove vi è abbondanza di acqua vi è abbondanza di vita, dove essa manca, tutto il contrario. E’ quindi una figura estremamente benefica; qualsiasi domanda voi poniate, manifestandosi questa figura, vi porta indicazioni assolutamente buone.
Se siete alla ricerca dell’amore, avrete per lo meno un’occasione, una possibilità. Se chiedete per sapere di una persona in particolare, le premesse sono ottime, ma ricordate che l’amore non è l’innamoramento e va costruito.
Se vi sentite non amati da una qualche persona, sia essa vostra madre, vostro padre, vostro marito, vostra moglie, un fratello, un figlio, un’amante o un fidanzato, la figura vi suggerisce di guardare in modo più attento e più obiettivo, probabilmente vi state sbagliando: questa persona vi ama, magari a modo suo, ma vi ama. In questo caso chiedetevi piuttosto se non siete voi a non amare questa persona. Chiedetevi ancora se non avete aspettative erronee.
Essere amanti è una cosa, sperare che l’altro sia come lo immaginiamo è tutt’altra cosa.
Se avessimo bisogno di confidarci con una persona e di condividere con essa un momento negativo, per trovare incoraggiamento, sostegno morale, magari giusti e opportuni consigli, chiedendo se è la persona giusta, se possiamo confidarci, la risposta è ovviamente positiva, possiamo aspettarci un aiuto sincero e fruttuoso. Anche se dovesse dirci cose apparentemente spiacevoli: la verità spesso fa male, ma sovente è l’unica cura, solo una persona amorevole sa dire la verità senza ferire, non rinunciando per questo alla schiettezza. E’ importante apprendere il senso profondo della condivisione, si condividono volentieri momenti piacevoli, molto più difficile è condividere momenti difficili, senza per questo essere di peso. Naturalmente verrà il momento che altri dovranno essere sostenuti da noi e noi dovremo condividere la difficoltà di altri. La condivisione è possibile laddove non si cerca un vantaggio personale, ma viceversa un vantaggio collettivo, quando un rapporto ha valore in se, a prescindere da ciò che possiamo ricevere. L’amore autentico è volto a donare, non aspetta compensi, ed è per questo che è così raro. Una vera amicizia, un’amicizia affettuosa si esprime anch’essa attraverso questa figura.
Qualsiasi forma di condivisione, sia essa nell’amicizia, nel lavoro, nello studio o nel tempo libero, oltre a quella ovvia dell’amore è la benvenuta, se sorretta da “l’Amore, la Condivisione”.
Anche le vacanze assieme ad altre persone di cui non conosciamo le abitudini.
Se una donna fosse dubbiosa sul fatto di generare un figlio o sul fatto di essere una buona madre, vedendo comparire tale figura, riceverebbe un incoraggiamento a coltivare l’amore che sente in lei e che richiede solo il giusto tempo per maturare e dare frutti.
Per concludere possiamo ancora dire che esprime tutte le forme di gioia; le feste, i ritrovi, tutti i modi e i luoghi dove si condivide l’allegria ed il piacere di vivere.