Ottetto del benessere

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OTTETTO DEL BENESSERE ARMONICO

TEST SUL BENESSERE

Per ottetto del benessere armonico intendiamo un insieme di 8 punti, che può essere espresso da un mandala o più semplicemente da uno schema rotondo formato da 8 punti.

Lo scopo dell’utilizzo di questo test, è quello di darci la possibilità di porre l’attenzione su quelli che riteniamo essere 8 aspetti principali di noi stessi, 8 qualità che esprimono in essenza ciò che siamo. Queste qualità sono alla base delle nostre azioni quotidiane da quelle più semplici a quelle più complesse ed impegnative. Da queste azioni possono scaturire i nostri successi o i nostri fallimenti.

Apparentemente queste qualità possono sembrare scontate se prese singolarmente, ma nella loro semplicità nascondono un livello di profondità maggiore, dovuta alla loro interdipendenza. Questa interazione esiste a prescindere dal nostro livello di consapevolezza, e quindi così come può creare equilibrio può altresì manifestare il suo esatto opposto. Lo scopo di questo test è proprio quello di svelare e imparare a gestire il legame che unisce queste qualità.

Come qualsiasi altro mandala, anche questo può essere usato come base di riflessione o di meditazione per produrre maggiore consapevolezza ed evitare il più possibile azioni e comportamenti disarmonici che producono inevitabilmente situazioni spiacevoli.

Un’altra considerazione tutt’altro che secondaria ,come già in altre parti del sito abbiamo fatto notare, è che quando si parla di benessere non si intende solo il “mio benessere”! Una visione individualistica è estremamente limitata. Non è difficile comprendere come ciò che chiamiamo il nostro benessere ha un’influenza sulle persone che ci stanno vicino e non solo, come ormai è risaputo ogni parte è legata al tutto e quindi anche l’ambiente risentirà di questo stato.

A questo punto è chiaro che “star bene” significa percepire e realizzare un equilibrio che è interno ed esterno, una manifestazione anche impersonale, e che mantenerlo è una responsabilità che ognuno dovrebbe assumersi, perché si possa vivere in maniera equilibrata ed armonica. In conclusione ci preme specificare che per Armonia intendiamo uno stato generale di equilibrio dell’ecosistema di Gaia, che riguarda quindi tutti gli esseri viventi, anche se in questo caso specifico ci occupiamo in particolare del regno umano.

COME ESEGUIRE IL TEST

Per poter utilizzare in modo pratico questo test bisogna leggere le otto qualità che qui sotto troverai elencate e a seguire, dopo aver lanciato un dado a 8 facce, troverai la valutazione del grado relativo al tuo stato sincronico di benessere armonico.  In alternativa al dado a 8 facce puoi usare otto semplici carte da gioco, dall’ asso al numero 8 di un qualsiasi seme, mescolarle, sceglierne una …

Se ad esempio esce il numero 3 andrai a leggere la valutazione corrispondente indicata dopo le qualità. Se vorrai nei giorni seguenti potrai ripetere il test e veder emergere di volta in volta un diverso grado del tuo benessere armonico.

ELENCO QUALITA’

1. SENSORIALITA’

Per sensorialità si intende ovviamente la funzione dei sensi fisici: vista, udito, olfatto, gusto e tatto, ma l’aspetto fisico è sempre connesso ad un aspetto più sottile; se ad es. il senso della Vista è malfunzionante (anche a causa di una malattia temporanea o cronica) potrebbe indicare una visione erronea dei fenomeni. Così procedendo, un Udito deficitario potrebbe indicare che non siamo disposti ad ascoltare l’altro! L’Olfatto per quanto possa sembrare strano ha relazione principale con la sessualità; quindi un cattivo funzionamento di questo senso potrebbe indicare delle difficoltà di relazione con l’altro sesso o, più in generale, con la sessualità.

Il Gusto ha relazione con ciò che piace, in quanto l’elemento acqua (che nella bocca è la saliva) è legato all’emotività. Quando non si sentono i gusti, molto probabilmente anche l’aspetto emotivo è deficitario, o al contrario, quando è eccessiva la ricerca del gusto anche le emozioni sono eccessive.

Il Tatto è il toccare ed indica la disponibilità ad unirci o semplicemente entrare in contatto con qualcosa o qualcuno; di conseguenza non tocchiamo ciò che non conosciamo e di cui abbiamo paura, o ciò per cui abbiamo avversione o semplicemente vogliamo mantenere le distanze.

2. CREATIVITA’

Nella visione dell’ottetto armonico per Creatività si intende la capacità di poter rendere concreto, o sarebbe meglio dire “percepibile”, un qualcosa, un’idea che è stata “vista”, intuita e che fino a quel momento è potenziale ed inespressa. Poi ancora la capacità di portare nella materia l’idea astratta. E’ l’espressione di un fenomeno che avrà un suo inizio, una crescita, una decrescita e una fine. Un aspetto della creatività relativamente alla biologia è la nascita di un essere e il suo sviluppo; mentre un altro aspetto legato, questa volta però al mondo inorganico, è l’invenzione di un oggetto, cioè l’assemblaggio di parti che compongono l’oggetto pensato.

Un’ ultima considerazione. Quando parliamo di creazione viene spontaneo pensare a qualcosa di visibile, ma non è sempre così. Infatti una particolare forma di creazione è quell’artistica, come per esempio la creazione di una melodia. In questo caso si crea vibrazione, non forma; entrambe espressioni di tutto ciò che esiste.

3. EMOTIVITA’

In questo contesto per emotività si intende principalmente la sfera sentimentale ed affettiva, la quale come tutte le cose di questo mondo mostra due facce. Ad esempio l’amore e l’amicizia a volte possono trasformarsi in odio ed inimicizia.

Genericamente i sentimenti sono in relazione alla nostra personalità, quindi ai nostri gusti personali, ai nostri pensieri da cui nascono i nostri desideri, le nostre avversioni, le nostre invidie, le nostre gelosie ecc.

Forse un aspetto meno ovvio, ma altrettanto e più importante ancora è in relazione alle emozioni.

Queste non hanno relazione alcuna con la personalità, ma sono reazioni inconsce, impersonali rispetto a situazioni inaspettate, nuove e a volte anche improvvise.

Non sempre è così semplice distinguere questi due aspetti dell’emotività, certo è che se il primo di norma è cosciente, il secondo è tendenzialmente inconscio.

In occidente tendiamo a considerare come mentale solo i pensieri, mentre in Oriente l’emotività viene anch’essa considerata un aspetto della mente. Un semplice esempio è dato dal fatto che sia la saggezza sia l’ignoranza sono fattori mentali a sfondo emotivo. Non è un caso che ultimamente anche in occidente si parli sempre più di intelligenza emotiva.

4. PROGETTAZIONE

Ognuno di noi nel corso della propria esistenza si trova più volte nella condizione di dovere pianificare un progetto in relazione ad un obiettivo prefissato e immaginato da raggiungere. Questo scopo può essere frutto di un desiderio personale, o di una necessità, o invece di uno scopo più alto e impersonale rivolto alla collettività.

Non siamo abituati a riconoscere in noi qualità più o meno latenti di progettazione e di programmazione, questo invece risulta evidente in coloro che a seguito di studi specifici si ritrovano a dover utilizzare queste capacità per lavoro. Si pensi agli architetti, ai geometri, agli analisti e ai programmatori.

In verità questa facoltà è insita in ognuno, e ogni volta che proviamo a raggiungere il nostro obiettivo mettiamo in atto questa capacità, anche se non sempre lo facciamo consapevolmente.

La progettazione prevede una serie di passi consecutivi da seguire. Innanzitutto questi passi sono una conseguenza di un’analisi fatta oltre che sull’obiettivo, anche sugli strumenti e le condizioni atti a realizzarlo. Alla base di questo processo di analisi c’è l’intuizione che ci guida a stabilire quei passi logici, quelle azioni senza le quali non sarebbe possibile realizzarlo.

5. COMUNICAZIONE

La comunicazione è sicuramente una di quelle capacità con cui generalmente abbiamo più familiarità rispetto ad altre di cui si è detto. Questo è abbastanza evidente in un tempo in cui i mass media e in particolare i social-network, sono sicuramente un tutt’uno con la comunicazione.

Questa facoltà ci dà la possibilità di interagire soprattutto con i nostri simili, permettendo così di trasferire delle informazioni che abbiamo acquisito, o di condividere con altri le nostre esperienze, siano esse di natura mentale, emotiva o di propositi.

La comunicazione è infatti alla base del dialogo, che permette non solo un’apertura rispetto a chi ci sta ascoltando, ma anche un confronto; elemento fondamentale che ci permette di accrescere la nostra conoscenza e consapevolezza.

A seconda del soggetto il linguaggio usato per comunicare può essere più o meno legato a parole, verbali o scritte… a volte alcune espressioni del viso, o certi comportamenti sono più che sufficienti non solo a inviare, ma anche a far recepire un “messaggio”!  Altre volte invece, non è così.

PER NON PARLARE DEI NEURONI A SPECCHIO…. DI CUI PARLEREMO IN UN’ALTRA SEZIONE DEL SITO.

Per poter parlare di comunicazione è necessario tenere conto di tre elementi: colui che trasmette il messaggio, il messaggio stesso ed infine il destinatario.

In questo contesto quello che ci preme però mettere in evidenza, non è tanto come viene recepito dall’altra parte il contenuto della nostra trasmissione, ma come noi ci relazioniamo agli altri e quanto siamo disposti ad ascoltare.

6. INTUIZIONE

L’ intuizione si connette a quello che oggi è conosciuto come Intelligenza Emotiva o Intelligenza del Cuore, che non bisogna confondere con i sentimenti. L’importanza dell’intuito è decisiva in tutti gli ambiti, a partire dal campo scientifico con le innumerevoli invenzioni e scoperte che sempre sono precedute da lampi mentali, che altro non sono che momenti di intuizione. L’aspetto scientifico, un tutt’uno con l’evoluzione dell’uomo, non è certo l’unico settore in cui questa qualità si manifesta ed è così importante. Un altro aspetto strettamente connesso all’intuizione è il campo artistico, qui ancora di più è evidentissima la sua influenza.

Di fatto questa qualità è in ognuno, e spesso è accompagnata da emozioni quali ad esempio lo stupore, la meraviglia e a volte anche una sorta di nostalgia. Una cosa meno ovvia è la connessione con la parte più profonda di ognuno di noi, che è unita al conoscere, alla saggezza, quella che oggi si definisce intelligenza emotiva.

Nonostante questa qualità fosse conosciuta e coltivata dai popoli antichi, è stata poi dimenticata e sottovalutata, soltanto negli ultimi anni in occidente si è riscoperta la sua grande importanza. Se di norma pensiamo alla mente come a qualcosa di razionale e intellettuale, ora finalmente ci rendiamo conto che quando parliamo della mente si parla anche dell’emozione.

7. SENSIBILITA’

Come già i precedenti punti dell’ottetto del benessere armonico, anche la sensibilità è una qualità che ogni essere umano possiede, e che insieme a tutte le altre ne forma il carattere. Specificatamente questa qualità si manifesta primariamente soprattutto nella relazione tra individui. Nella vita ogni individuo ha un bagaglio di esperienze dolorose o felici, che ogni altro individuo può condividere. Il grado di comprensione, di trasporto emotivo-empatico, di sentire quasi fisicamente ciò che l’altro sta vivendo in questo momento è ciò che qui intendiamo per sensibilità. Stiamo quindi sottolineando il fatto che si instaura un livello di relazione globale che coinvolge il livello intellettuale, emotivo e fisico.

Quando ci troviamo a un grado molto alto di sensibilità si manifesta più specificatamente “un modo di sentire” che noi qui esprimiamo con il termine di empatia, dove la percezione espansa è in grado di allargarsi fino a sentire l’altro come parte di noi stessi. Un esempio molto semplice ci è offerto dai gemelli.

Un altro tipo di sensibilità è quella artistica, dove la relazione non è necessariamente diretta ma si manifesta attraverso l’ispirazione, avendo gli artisti la capacità di cogliere aspetti sottili che emergono dall’inconscio collettivo, di cui loro possono avere o no esperienza personale.

Quest’ultimo tipo di sensibilità è particolarmente importante perché gli artisti sanno trasportare in un’atmosfera empatica tutti coloro che entrano in contatto con le loro opere (l’esempio più evidente è legato alla musica).

8. ISTINTO

Quando si parla d’istinto intendiamo quell’intelligenza innata negli esseri umani e negli animali che conosce ogni cosa. A un livello molto semplice potremmo definirlo come quella parte di noi che manda un impulso generando così una reazione, per esempio in situazioni di forte pericolo dove il nostro piccolo io rimane impotente e spiazzato. In genere infatti si manifesta quando il flusso di pensieri si interrompe, perché siamo presi alla sprovvista e siamo impreparati a fronteggiare la situazione che si sta presentando.

Tolte queste occasioni è una conoscenza che agisce silente, inconscia, per cui di solito non ne siamo consapevoli e si occupa fra le altre cose, di regolare per esempio il nostro intero organismo nel suo complesso psico-fisico: sa cosa ci serve e cosa invece non ci è utile per il nostro benessere. Purtroppo però i difetti della mente quali l’ignoranza, l’avversione, il desiderio, l’ attaccamento ecc. ostacolano molto il lavoro fluido e armonico di questa conoscenza silenziosa e dinamica, che per ristabilire l’equilibrio perso è costretta spesso ad adottare dei mezzi, a volte anche molto forti, quali ad esempio la malattia stessa. Non siamo stati abituati a guardare nel giusto modo neanche in questa direzione, e lo stato di malattia che dovrebbe aiutarci a renderci consapevoli di ciò che dimora dentro di noi, è visto invece come un nemico contro cui combattere.

Il livello più alto legato a quest’aspetto, di cui normalmente poco o nulla sappiamo, è il livello dell’anima, e non solo della semplice personalità relativa ad una sola esistenza. La nostra istintività va ben oltre quello che possiamo immaginare.

ORA LANCIA IL DADO O USA LE CARTE E IN BASE AL NUMERO CHE ESCE SINCRONICAMENTE LEGGI LA VALUTAZIONE RELATIVA AL GRADO DEL TUO BENESSERE ARMONICO.

VALUTAZIONI DELLO STATO GENERALE SINCRONICO DEL BENESSERE ARMONICO

1: GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Ti rendi conto che non stai bene con te stesso e con gli altri, e non necessariamente conosci i motivi di questo squilibrio. Questo malessere deriva dal fatto che le singole qualità di cui si è detto, sono squilibrate: se una è in eccesso un’altra sarà in difetto. Questo troppo o troppo poco non sono una forma di compensazione, ma sono due squilibri! Per poter esserci un equilibrio è necessario che ogni parte abbia il suo giusto spazio; non troppo e non poco!

2: INSUFFICIENTE

Una di queste qualità in questo momento si esprime molto più di altre, e quindi ti è più facile utilizzarla ottenendo buoni risultati, ma non per questo motivo favorisce uno stato di benessere. Già nella premessa abbiamo evidenziato l’importanza dell’interazione e della globalità di tutte 8 le qualità. Se una qualità occupa tutto lo spazio, le rimanenti non avranno possibilità di contribuire al nostro equilibrio psico-fisico, anzi si rischiano a lungo termine conseguenze che potrebbero essere anche pesanti.

3: SCARSO

Solamente alcune delle qualità del tuo ottetto hanno modo di emergere e di esprimersi. Ricorda che è sempre necessario l’utilizzo di tutte queste qualità. Non ci si può e non ci si deve accontentare perché un tale atteggiamento va a scapito dell’equilibrio che per definizione necessita di tutte le sue componenti.

Iniziamo a osservarci per prendere consapevolezza di quali qualità di norma non usiamo, o usiamo poco. Questa presa di coscienza è il punto di partenza per giungere alla nostra meta che è il benessere armonico. Di conseguenza al successo dei nostri obiettivi. Il nostro successo se ottenuto tramite l’armonia è inevitabilmente anche il successo per altri, in particolare per coloro che ci sono accanto.

4: QUASI SUFFICIENTE

Ti accorgi a mano a mano che si manifestano delle tue capacità, ma nonostante questo non sei ancora in grado di farle emergere quando la situazione lo richiederebbe. In questo modo ti rendi conto di quello che è il tuo potenziale, ma allo stesso tempo ti senti incapace a gestire questi strumenti.

Inizia a fare più attenzione ai momenti d’intuizione perché attraverso questi puoi meglio cogliere quale delle qualità è più funzionale in quella specifica situazione. L’intuizione di fatto rispetto a tutte le altre qualità è la chiave principale in quanto ci dà la possibilità di renderci consapevoli. E’ la tua guida interiore.

5: SUFFICIENTE

Il grado di sufficienza mostrato nel gestire in modo appropriato le tue qualità ti dice che inizi a riscontrare l’interazione che esiste fra esse. In questo modo dai loro la possibilità di emergere spontaneamente, in modo fluido e armonico. Questa fluidità è un elemento importante al fine di raggiungere uno stato di benessere. E’ altrettanto importante che questa sporadica presa di coscienza venga sempre più coltivata.

6: DISCRETO

Essendo per te questo un momento di benessere e di armonia, ti risulta più semplice perseguire uno scopo, un intento e ti accorgi allo stesso tempo di come queste qualità di cui disponi si adoperino e si organizzino nel metterti nelle condizioni di poterlo realizzare. Qualora non riuscissi a raggiungere lo scopo nel tempo che ti sei prefissato, è però sicuro che stai mettendo perlomeno le basi per una prossima o nuova realizzazione. Quindi anche questo scopo non realizzato ti servirà come esperienza per migliorarti.

7: BUONO

In questo periodo della tua vita, più che in altri momenti, ti accorgi di come ogni volta che ti trovi in uno stato di benessere armonico influenzi le persone intorno a te e le situazioni in cui ti trovi a vivere. Questa esperienza ti fa intuire che non solo esiste un legame tra le qualità insite in ognuno di noi, ma puoi sperimentare anche il legame che esiste fra gli esseri viventi e l’ambiente, che permette in questo caso il passaggio del benessere armonico tra i vari esseri, quasi fossero vasi comunicanti.

8: OTTIMO

In un periodo in cui l’armonia tra le tue qualità si manifesta in modo importante come in questo caso, sei in grado di trasmettere agli altri l’esempio, di modo che innanzitutto imparino a riconoscerle in sé e gradualmente a usarle per il proprio benessere personale, per poi a loro volta trasmettere ciò che hanno imparato. In questo modo stiamo contribuendo a sviluppare il livello di benessere armonico consapevole delle persone che entrano in contatto con noi, oltre al nostro, questo livello è l’espressione piena del vero stato di benessere, quello armonico che include tutti, uno stato unitario.

CONCLUSIONE

Il test è particolarmente utile se ripetuto nel tempo, ad esempio una volta alla settimana. Volendo potrai anche fare una media relativa a un determinato periodo: un mese, un trimestre, un semestre oppure un anno, registrando in un quaderno i numeri di volta in volta usciti, sommandoli e dividendoli  per il numero di lanci fatto. Oppure semplicemente se ogni tanto hai bisogno di fare il punto su una situazione osserva in che modo la tua valutazione varia e osserva il mandala potrai avere la giusta intuizione su quale o quali punti non sono da te presi nella giusta considerazione.

Possiamo in questo modo vedere miglioramenti o peggioramenti che si verificano, osservando le variazioni del nostro livello di benessere. Lo scopo del test è quindi quello di diventare più consapevoli e di apportare i dovuti cambiamenti in noi stessi.

Un particolare test MEDITATIVO che fa uso di uno specifico MANDALA e di un semplice momento sincronico espresso da un semplice lancio di dado, dall’estrazione di una semplice carta da gioco.

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