Elementi di saggezza e di meditazione
Possiamo immaginare i sei punti di cui è formata la figura come se ognuno di essi fosse una diversa sorella, le quattro maggiori: “Il Frutto del Giusto Lavoro”, “l’Unione, l’Abbraccio”, “l’Amore, la Condivisione”, “la Grande Via, lo Spirito”.
Poi ancora la sorella “la Pace, la Condivisione” e ultima la sorella minore “l’Errore, la Perdita”. Queste sei sorelle complessivamente sono denominate le “Sei Venerabili”.
Le caratteristiche di ognuna di esse dà il senso profondo delle qualità di tale figura.
La prima sorella maggiore le assegna la qualità connessa alla dedizione e alla perseveranza, la capacità di ottenere successo la dove s’impegna senza sosta, senza lesinare energie, libera dal difetto dell’ignoranza e della pigrizia.
La seconda sorella maggiore la spinge alla costante ricerca dell’unione con il prossimo, alla ricerca di realizzazione che non sia unicamente per sé, ma per il beneficio del singolo e della collettività. Si avrà un beneficio maggiore perché il lavoro collettivo supera in efficacia quello del singolo.
La terza sorella maggiore le assegna la capacità di amare la vita e il prossimo. Di amare tutti gli esseri, partendo da quelli che sono più vicini, i nostri parenti, ma non tralasciando anche coloro che non sono a noi strettamente legati. Condividere con essi le gioie e i dolori, rendendo sublimi le gioie e sopportabili i dolori. Le assegna la capacità di amare in modo più maturo, un amore che comprende l’importanza della condivisione.
La quarta sorella maggiore dona la capacità di comprendere come sia sacra la necessità dell’unione di tutti gli esseri. Guardando in modo non superficiale il nostro stesso corpo, ci possiamo rendere conto che il suo funzionamento è reso possibile unicamente dall’unione di miliardi di atomi, milioni di cellule. Dall’unione dei vari organi. Questa è una figura che ci indica l’unione del piccolo universo che sta dentro di noi con il grande universo che sta fuori di noi, mostrandoci che le leggi che governano il primo devono necessariamente governare anche il secondo. L’unione, la cooperazione che c’è tra le cellule è necessaria alla salute di tutto il corpo; allo stesso modo l’unione degli uomini è necessaria per il benessere dell’umanità.
Una figura spirituale e materiale allo stesso tempo. La vera spiritualità non è mai disgiunta dall’aspetto materiale. Spirito e materia sono due aspetti di un unico fenomeno.
Possibile che gli esseri umani siano così ciechi e stolti al richiamo dell’unità, quando ogni singolo essere al proprio interno non fa altro che ricercare quell’unità indispensabile al manifestarsi della nostra stessa vita fisica?
L’uomo nella sua profonda ignoranza e superficialità, nel tempo del Kali Yuga (età oscura), si manifesta come separata, rispetto ai suoi simili, in totale opposizione al suo modo di essere interno e naturale.
La sorella “la Pace, la Saggezza” dona la capacità di vedere con chiarezza e di indurre alla pace attraverso l’applicazione della giustizia, che è la conseguenza del veder chiaro. Infine la sorella minore “l’Errore, la Perdita” rende complessivamente più umana tale figura, perché un uomo per quanto saggio resta pur sempre un uomo, un essere limitato soggetto all’errore.
Quest’ultima figura rappresenta molto bene il libero arbitrio, lasciando all’uomo la capacità di comprendere anche attraverso l’errore. Se poi non vi fosse la sorella minore, la figura complessivamente manifesterebbe caratteristiche quasi divine, non consone al Ciclo del Divenire, che è un ciclo naturale, umano, non divino.
Interpretazione
La figura ci ricorda una coppa, un calice. Non è una coppa qualsiasi, ma un contenitore speciale così come lo è ad esempio il Santo Graal.
Una figura che unisce la terra al cielo: il suo gambo si appoggia a terra incanalando le energie positive che giungono dal cielo e le accumula nel calice in alto.
Un’energia positiva, sempre a disposizione, nella giusta quantità, che si manifesta al momento opportuno, senza eccessi con il naturale equilibrio.
Un’energia positiva, sia sul piano materiale sia spirituale, secondo i casi, come la cornucopia, simbolo di abbondanza. E’ la figura più positiva tra le 16 sorelle, anche nelle situazioni più difficili e negative, produce effetti positivi, che vanno nella direzione di sanare, di migliorare, di accrescere, di rinnovare.
Indica un momento di grande beneficio che non è fine a se stesso, come lo è ad esempio nel caso della figura “la Gioia Fuggevole”, ma che viceversa lascia sempre un’impronta positiva, sulla base della quale realizzare i nostri progetti.
Una figura che induce oltre alla crescita anche la tendenza alla stabilità. Se volessimo chiarimenti o conferme a proposito di una nuova amicizia, o di una storia sentimentale che inizia ora, “la Grande Via, lo Spirito” ci direbbe che la persona in questione è equilibrata, matura che non prende alla leggera le situazioni. Perciò anche se i rapporti sono sempre soggetti alla verifica della compatibilità caratteriale tra le persone, le premesse sono comunque buone, ottime e comunque ci troviamo di fronte una persona che vale la pena conoscere e frequentare.
Se volessimo capire lo sviluppo di una malattia, la comparsa di tale figura ci darebbe indicazioni molto positive, potremo aspettarci di ritrovare la salute.
Certamente questa figura indica la presenza di un livello energetico nel nostro fisico in grado di darci il massimo supporto, in senso di vitalità, per opporci alla malattia.
Anche nel caso di una malattia cronica i suoi messaggi sono positivi. Troveremo sempre la forza per sopperire a deficit o disturbi cronicizzati di cui forse non potremo più liberarci.
Se volessimo sapere se il medico che ci ha in cura è all’altezza della situazione ed è in grado di alleviare la nostra sofferenza, ci troveremo a concludere che siamo di fronte ad un ottimo medico, se non addirittura un luminare. Siamo certamente in ottime mani e in questo senso possiamo stare tranquilli.
Qualsiasi progetto si abbia in mente di realizzare, nasce certamente sotto ottimi auspici se compare la 16° sorella. E’ certamente un progetto buono che potrà produrre ottimi risultati quando le condizioni lo renderanno possibile, in ogni caso, se avremo perseveranza, il nostro progetto non potrà che marciare nella direzione della realizzazione di quanto ci stiamo prefiggendo. Questa sorella ci ricorda inoltre di mantenere il giusto equilibrio, di non forzare, di lasciare che le cose maturino, non bisogna avere fretta o essere impazienti, questo potrebbe impedire la riuscita finale.
Se ci trovassimo nella condizione di affrontare un impegno molto gravoso, ad esempio un nuovo lavoro, e avessimo timore di non essere all’altezza della situazione, i nostri dubbi sarebbero fugati. Saremmo certamente in grado di affrontare il nuovo impegno con profitto e da questa situazione, in seguito potremmo ottenere un avanzamento di carriera o un riconoscimento economico. In sintesi una figura sempre positiva, qualunque sia il campo d’indagine.Lo schema che vedete riportato qui sopra rappresenta il Ciclo del Divenire Maggiore.