Elementi di saggezza e meditazione
Vi sono momenti nella nostra vita in cui pare che le cose non vadano mai nella giusta direzione.
Abbiamo bisogno, in questo caso, di comprendere come questo sia possibile. Non possiamo certo dirci sfortunati, semplicemente perché la sfortuna non esiste, così come non esiste la buona sorte. Esistono, se mai, momenti favorevoli e momenti sfavorevoli: questa figura ci indica la presenza di momenti in cui le energie esterne sono in sintonia con le nostre energie interne. Un momento in cui gli elementi interni e quelli esterni sono in maggiore armonia tra loro: per questo motivo le nostre azioni sono più incisive, e ci permettono di ottenere migliori risultati. Prima di avviarci verso un impegno particolarmente difficile o impegnativo è bene verificare se il periodo in questione è quello giusto o se non è forse meglio rimandare a tempi più indicati. E’ piuttosto inutile inseguire uno scopo facendo il doppio della fatica, per poi raggiungerlo, comunque non prima di quando le condizioni esterne lo rendono possibile.
Il contadino può e deve lavorare al meglio il proprio campo, ma se lo fa nel momento sbagliato, il raccolto non sarà buono, non soddisfacente. Il suo lavoro darà risultati, a patto che piova in giusta misura. Gli elementi esterni possono essere una benedizione o un ostacolo secondo il loro modo di manifestarsi. Ad esempio l’elemento acqua è vitale se è presente in giusta misura; è una rovina se si manifesta con eccessi o con grandi minorazioni. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti.
Le giuste condizioni esterne sono importanti quanto lo è il nostro giusto impegno.
A volte la nostra vita è bloccata su modi di essere e di agire consolidati e rassicuranti, ma la stagnazione prodotta da un simile comportamento ripetitivo, ci induce alla pigrizia, che a sua volta ci porta verso uno stato di ottusità mentale, di pesantezza, di torpore, quasi in uno stato di sonno. E’ questo allora il momento di prendere coscienza dei limiti angusti in cui ci pone quella che chiamiamo “la sicurezza”. La pigrizia rende impossibile qualsiasi evoluzione.
La comparsa di questa sorella ci fa meditare, ci fa porre l’attenzione sulla necessità di cercare nuovi stimoli, nuovi e più ampi orizzonti, per evitare che la ricerca esagerata della sicurezza, della tranquillità ci porti verso una situazione d’involuzione, di apatia, di noia, di possibile depressione. Un eccessivo attaccamento alle cose materiali, alla concretezza, fa aumentare a dismisura nel nostro essere psicofisico quelle che sono le energie Yin portandoci a volte alla malattia. Questo perché non possono esserci salute fisica e mentale quando le energie maschili e femminili non siano sufficientemente equilibrate in noi.
L’energia che ci mostra “la Forza Luminosa, la Via del Cielo”, è un’energia vivificante, senza la quale non si possono realizzare grandi cose. E’ un momento nel quale possiamo esprimere il meglio di noi stessi, pertanto è un periodo che va sfruttato.
E’ tra l’altro l’energia specifica della meditazione, quel tipo di energia che sviluppa chiarezza mentale, una tranquilla euforia, che spinge verso un salutare entusiasmo, verso una maggiore apertura nei confronti delle cose e degli altri, che ci conduce a uno stato di maggiore felicità. Ci mostra il giusto peso da dare al nostro IO che è come una goccia nel mare, insignificante eppure indispensabile, perché il mare non sarebbe tale senza le singole gocce. Il fatto più importante è che le singole gocce non sono il mare, lo sono nella misura in cui rimangono strettamente unite, in quella che è la condizione del NOI, dell’interdipendenza, l’una non è il mare senza l’altra, perciò la loro forza sta nel NOI, ancora una volta arriviamo a questa conclusione.
A ben vedere e giudicare, da soli non possiamo fare nulla. Questo è uno dei principali insegnamenti che possiamo cogliere dalla natura, o ancora dal Buddha.
La forza intrinseca di questa figura conduce la mente verso un modo di essere che trova in sé la propria forza, la propria armonia, la propria contentezza, iniziando a comprendere che il proprio se non è mai separato da ciò che lo circonda, ricavandone da questo fatto un’accresciuta forza. Quest’energia che è identificata dai taoisti come l’energia del cielo, come l’energia maschile, attiva, luminosa, identificata nell’immagine del drago del cielo, è la forza che conduce al satori a uno stato d’illuminazione parziale, a uno stato della mente purificato, che vede con chiarezza le cose, in modo diretto, senza dover usare il pensiero discorsivo, il pensiero razionale. Uno stato in cui si distingue il vero motore della mente: cioè l’intuizione, mentre la razionalità è un utile supporto a essa. E’ un’esperienza che si può raggiungere se si pratica con costanza la meditazione. Questa porta grandi benefici al vivere quotidiano; non porta la mente a distaccarsi dal mondo quotidiano, bensì a distaccarsi dal torpore indotto dalla vita quotidiana. Nel tempo porta alla conoscenza della chiara luce che è in ognuno di noi e allo sviluppo graduale verso l’illuminazione.
Interpretazione
La sua forma ricorda una fionda. La fionda è uno strumento che ci permette di lanciare lontano, attraverso l’aria, una pietra, trasferendo a essa grande forza, e facendola giungere là dove è stata indirizzata.
La quarta sorella dell’aria ci indica un periodo positivo, condizioni favorevoli: possiamo disporre di un’accresciuta forza, soprattutto di tipo mentale, ma anche di aiuti esterni, da persone o situazioni che si dimostreranno benefiche nei nostri confronti. Questa forza la dobbiamo usare nel giusto modo. Un’accresciuta forza mentale, in genere, ci salvaguarda dal commettere errori grossolani, e viceversa indica momenti di sviluppo della nostra coscienza, una visione più sottile, più acuta, della situazione in atto. Per questi motivi saremo favoriti nel perseguimento dei nostri progetti, nello sviluppo dei nostri talenti, e di conseguenza potremo mettere in atto azioni che sono la causa giusta per produrre il giusto effetto, cioè potenzialmente vincenti. Agendo nel giusto modo di fatto poniamo in essere un’energia che potrà essere quella del successo.
Indica un momento astrologicamente positivo, una maggiore vitalità che può produrre frutti, anche grandi frutti, a condizione che si usi questa maggiore energia con saggezza, incrementando il nostro sforzo e indirizzandolo verso quegli impegni che hanno possibilità autentiche di riuscita.
Se un ragazzo preoccupato dell’arrivo degli esami, volesse sapere se tutto andrà per il meglio, la risposta sarebbe positiva, poiché questa figura indica il sostegno di un ottimo livello mentale. Avrà la possibilità di studiare senza faticare eccessivamente, avrà chiarezza mentale, una giusta visione, e un giusto intendere. Non ha motivo di temere che la sua preparazione possa in qualche modo essere inficiata da un momento di stanchezza. Nemmeno da un atteggiamento della commissione giudicante particolarmente ostile: se mai è vero il contrario, questa commissione di esame potrebbe essere benevola, quantomeno nei suoi confronti.
Nel caso dovessimo rivolgerci a un professionista, a un tecnico preparato, ad esempio per ristrutturare un immobile, “la Forza Luminosa, la Via del Cielo” ci darebbe la certezza di aver scelto la persona giusta, capace di fare un ottimo lavoro, chiedendo il giusto compenso: siamo di fronte a un vero professionista, siamo in buone mani.
Se avessimo la necessità di rivolgerci a un avvocato, anche in questo caso, possiamo essere tranquilli, questo è un ottimo professionista che ci farà avere i migliori risultati possibili.
Se avessimo bisogno di essere supportati in un qualsiasi progetto, dall’aiuto certo di un collaboratore, di un amico, di un parente, di un conoscente, questa figura ci dice che ci si può fidare, che quest’aiuto ci sarà e sarà importante e soprattutto non verrà meno.
In qualsiasi situazione di difficoltà ci si possa trovare, una via di uscita, una scappatoia potrà manifestarsi, aiuti inaspettati e benefici, mitigherà quantomeno le difficoltà e ci daranno la possibilità di tirare un respiro di sollievo e di affrontare con più calma la difficile situazione, dandoci la capacità di decidere per il meglio. Possiamo quindi avere dalla nostra parte le migliori condizioni, sia in situazioni favorevoli che sfavorevoli, mettendoci in ogni caso nella migliore condizione possibile, compatibilmente con le situazioni che noi stessi abbiamo creato.
In sintesi è la figura dei buoni auspici.