Relativamente all’era post moderna, era di integrazione, possiamo immaginare di disegnare un triangolo (espressione di una tri-unità) ai cui tre vertici poniamo le parole Arte, Scienza e Religione.
In questo modo possiamo iniziare ad utilizzare un tipo di comunicazione non verbale, basata su di una forma grafica estremamente semplice, che è la rappresentazione simbolica del conoscere.
Di questo avremo uno sviluppo importante nell’ambito degli incontri proposti dall’Associazione NoieGaia.
L’era moderna in un certo senso è figlia dell’Illuminismo e quindi della Ragione, del positivismo, che ha come emblemi Galileo Galilei e il filosofo Cartesio, mentre l’era post-moderna supera la visione puramente razionale e scientifica propria dei Lumi. Citando Edgar Morin, sociologo francese, a cui dedicheremo ampio spazio in una sezione apposita, possiamo dire che << la ragione[ …]metterà in discussione i miti e le religioni in un modo che si può definire miope poiché essa non percepisce il contenuto umano dei miti e della religione>>.
Sempre Morin denuncia che << la visione puramente razionale in fin dei conti assume il carattere provvidenzialistico di un mito pseudo religioso>>.
In questa prospettiva la scienza è ritenuta unica portatrice del vero, ma di fatto si è rinunciato al principio del dubbio, che per sua natura è il punto di mezzo posto tra ragione e fede, due punti della tri-unità di cui abbiamo detto.
Noi ci domandiamo, come Morin, che cosa si perde perseguendo il solo progresso materiale?
Questa domanda è più che opportuna nel momento della crisi globale, capitalistica, ecologica.
Progresso e civiltà spesso, nelle nostre società, inibiscono le potenzialità della psiche dell’uomo.
Psiche (razionalità + irrazionalità) che racchiude tutto il potenziale umano, anche quello ancora inespresso e che si manifesta attraverso il potere dell’intuizione, che è tipico in questo caso dell’artista.
Artista che è il terzo punto del triangolo di cui abbiamo detto.
Morin, citando filosofi del passato ci ricorda che: “Nelle nostre società, solo i poeti, gli artisti, gli inventori – in quanto esseri devianti – sono capaci di essere creatori e di generare qualcosa.”
Scienza, arte e religione sono tutto il potere espressivo della psiche.
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