L’Associazione NoieGaia nasce a seguito della presa di coscienza di un macroscopico mutamento del vivere sociale, noto a tutti, definito globalizzazione, che avviene contestualmente alla crisi del capitalismo.
Per quanto sotto gli occhi di tutti, i soci hanno ritenuto di osservare più da vicino questo fenomeno, apparentemente scontato, che coinvolge tutti gli uomini e non solo e che scontato non è.
La globalizzazione è una dinamica che emerge dall’era post-moderna, era dell’informazione, ed è una dinamica specifica di quelli che la fisica moderna definisce sistemi complessi.
Il principale di questi sistemi complessi è la rete internet e più specificatamente il web 2.0, con la nascita del social network.
Questo passaggio da un’epoca a un’altra è traumatico, basti pensare allo stravolgimento nelle dinamiche economiche del pianeta, alla crisi finanziaria globale, al fenomeno delle migrazioni ed ancora alla disoccupazione giovanile.
Questi tre fattori sono lo specchio di un unico disagio, per cui nasce una contrapposizione tra le parti dalla quale si rischia di non uscire.
Questo disagio ci spinge, di fatto, alla necessaria rivisitazione del vivere sociale e a un’inevitabile integrazione tra generazioni, popoli, razze, culture, religioni.
L’ambiente stesso è vissuto in una dimensione interrelata (olistica), le barriere sono sempre più labili.
In internet il pianeta non conosce barriere, divisioni, abbiamo a che fare con un mondo virtuale che è sempre più reale e con un mondo reale superato, che è sempre più virtuale.
A questi tre fattori di rischio si aggiunge poi quello più scontato, certo non meno grave, dell’inquinamento del Pianeta, che mette a rischio la nostra stessa sopravvivenza e che sta creando danni enormi, incalcolabili, alla biosfera e a tutto l’ecosistema.
In conformità a quanto detto, l’Associazione si propone di vivere questi radicali cambiamenti come una sfida che comporterà, tra le altre cose, di realizzare un link al futuro attraverso la creazione di un nuovo linguaggio che abbia un suo specifico potere percettivo, a vantaggio non di una parte, ma del tutto.
Partendo principalmente dalle nuove generazioni, perché il futuro è delle nuove generazioni e quindi dei giovani.
Vogliamo creare un “laboratorio”, dove sviluppare un livello di consapevolezza e di percezione superiore, che sia l’ingresso al nuovo mondo che è già.
Ci proponiamo infine di entrare in una visione che non sia limitata e che consenta di poter vedere i fenomeni da un triplice punto di vista, quello dello scienziato, del religioso, dell’artista.
Assumiamo a tal fine quelli che noi definiamo i nostri tre testimonial: ci riferiamo a James Lovelock, a Pierre Teilhard de Chardin e a Isaac Asimov, i quali hanno incarnato, per primi ed in anticipo, i principi dell’era post- moderna.
per info potete scrivere a:
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